L’ASF propone un’iniziativa «incredibile» per le bambine dai 5 agli 8 anni in collaborazione con la UEFA

06.04.2021 11:42

L’ASF propone un’iniziativa «incredibile» per le bambine dai 5 agli 8 anni in collaborazione con la UEFA

L’UEFA Playmakers utilizza un innovativo approccio di narrazione, con i tanto amati personaggi della Disney, per far sì che più bambine si rendano conto di quanto le attività fisiche come il calcio possano farle divertire.

Grazie al programma calcistico UEFA Playmakers, le bambine in Svizzera vengono incoraggiate a scoprire il loro amore per il calcio, che potrebbe durare una vita intera.
La Svizzera si unisce ad altre 22 federazioni nazionali affiliate alla UEFA per organizzare l’UEFA Playmakers nelle scuole e nelle società regionali. Nei prossimi anni, altre federazioni dovrebbero introdurre questo programma, rivolto alle bambine dai 5 agli 8 anni che non giocano ancora a calcio.

Movimento, lavoro di squadra e immaginazione
A differenza dei programmi di calcio tradizionali, ognuno dei primi dieci allenamenti del UEFA Playmakers è basato sui cartoni animati Frozen II e Gli Incredibili 2. Utilizzando palloni, cinesini e casacche, allenatrici e allenatori formati incoraggeranno le partecipanti a mettersi nei panni di personaggi popolari come Elastigirl, Elsa o Anna, e a dare vita alle scene di questi film attraverso il movimento, il lavoro di squadra e l’immaginazione.

«Il calcio femminile è una delle quattro priorità strategiche dell'Associazione Svizzera di Football», spiega Tatjana Haenni, Direttrice del Calcio Femminile. «Uno degli obiettivi definiti è di far diventare il calcio lo sport più amato dalle ragazze. Le statistiche mostrano che la maggior parte delle bambine inizia a giocare a calcio solo tra gli 8 e i 10 anni, e che due terzi di tutte le società svizzere non hanno squadre per sole ragazze. L’UEFA Playmakers sostiene gli sforzi della nostra Associazione per offrire la possibilità di giocare a calcio alle bambine tra i 5 e gli 8 anni in tutta la Svizzera e in tutte le regioni linguistiche. Così facendo, permettiamo alle ragazze, proprio come ai ragazzi, di sperimentare il calcio divertendosi, sviluppando la loro immaginazione e un senso di comunità.»

Il presidente dell’ASF, Dominique Blanc, è altrettanto entusiasta: «Vediamo la partecipazione attiva al UEFA Playmakers come una grande opportunità per l’Associazione Svizzera di Football. Abbiamo notato da molto tempo come tante ragazze giovani del nostro paese siano interessate e amino il calcio, ma risultino riluttanti ad unirsi ad una società o ad una squadra.» Inoltre, il presidente spiega perché ha senso allenare le bambine in un modo che sia adatto alle loro esigenze: «Organizzando allenamenti divertenti e adatti alla natura e all’età delle bambine, ci diamo una reale possibilità di aumentare il numero di ragazze iscritte nelle nostre società. Per il calcio, questa è una sfida essenziale e una notevole opportunità di crescita, che dobbiamo cogliere soddisfacendo le aspettative del 50% della popolazione. Inoltre, siamo convinti che le donne portino solo un valore aggiunto al nostro sport.»   

Nuove storie Disney verranno aggiunte nel corso del progetto UEFA Playmakers.

Creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle bambine
Durante le prime sessioni di allenamento del UEFA Playmakers viene insegnato alle bambine ad avere fiducia in loro stesse e nei loro movimenti, inoltre vengono incoraggiate a pensare in modo creativo e a comunicare liberamente con le loro amiche. Nelle sessioni successive, le bambine imparano poi le tecniche base del calcio e continuano a fare sport divertendosi.

Coumba Sow, giocatrice della Nazionale e ambasciatrice del progetto, è entusiasta del UEFA Playmakers: «Questo programma è una grande iniziativa, perché il divertimento ne sta al centro. È un ottimo modo per incoraggiare le bambine a giocare a calcio. Amano Disney e questo è un buon punto di partenza per fare grandi cose. Penso che sia un’eccellente idea, soprattutto perché mette l’accento sul lavoro di squadra, l’amicizia e le abilità sociali. Grazie all’allenamento UEFA Playmakers, le bambine imparano qualcosa non solo per il calcio, ma anche per la vita. Lo trovo fantastico.»

Anche Silvan Widmer, giocatore della Nazionale e ambasciatore del progetto, vede l’UEFA Playmakers come un’opportunità per il calcio femminile: «Quando leggo calcio e Disney nella stessa frase, mi viene subito da sorridere. Da bambino, quando non ero a scuola o a giocare a calcio, guardavo spesso i film Disney. Ora non vedo l’ora di guardarli con le mie figlie. Come padre e calciatore professionista, penso che questa iniziativa sia meravigliosa e spero che incoraggi le bambine ad iniziare a giocare a calcio.»     

Studio finanziato dalla UEFA sull’apprendimento attraverso il gioco
L’apprendimento attraverso il gioco, un approccio unico che costituisce la base del programma UEFA Playmakers, segue i risultati di uno studio della letteratura esistente condotto dalla Leeds Beckett University in Inghilterra e commissionato dalla UEFA. Questo studio analizza la ricerca accademica sulle motivazioni delle bambine a fare sport, identificando i migliori metodi di allenamento per creare un ambiente di apprendimento sicuro e solidale. I risultati di questa analisi evidenziano i benefici dell’apprendimento attraverso il gioco.

I genitori che vogliono saperne di più sul UEFA Playmakers possono visitare il sito: www.football.ch/playmakers. 25 società svizzere partecipano al progetto UEFA Playmakers.  

(ASF)